
Principale attestazione di una organizzazione parrocchiale che abbracciava l’area tra il Tevere e l’estrema propaggine delle Mura Leonine, da Porta Angelica fino a Castel Sant’Angelo includendo il Borgo vecchio e il Borgo nuovo, è lo Status animarum redatto da don Giacomo Ercolani, primo e più longevo parroco ad oggi noto e Canonico del Capitolo Vaticano. Da questa preziosa fonte sappiamo che tra il 1541 e l’anno successivo la parrocchia di San Pietro contava 903 anime.
A don Ercolani è legata inoltre la fondazione dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, tuttora operante nella vita spirituale e liturgica della Basilica.
Le attività pastorali della Parrocchia di San Pietro, in accordo con la vita liturgica e spirituale della Basilica animata dal Capitolo Vaticano, si rivolgono soprattutto all’accoglienza dei pellegrini e all’amministrazione dei sacramenti, insieme alla realizzazione di itinerari, catechesi e animazioni che fanno viva memoria dell’insegnamento dell’apostolo Pietro, primo vescovo di Roma.
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